Ho pensato Naturaleverticale – Officina creativa, appunto, come un luogo di ricerca e di sviluppo creativo di cose belle. Sin dall’inizio ho condiviso a pieno la filosofia di Pquadro, realtà della quale faccio parte, dove: “E’ certo che né la bellezza né la qualità siano un’invenzione contemporanea. L’uomo moderno è sempre e soltanto proteso verso il futuro. Non tener conto dei doni e degli insegnamenti che la storia ci ha lasciato, è da folli. E’ ancor più certo che, il nostro tempo, non sia il tempo della ragione. La missione di Pquadro è la ricerca del bello. Perché questo ci da gioia. La missione di Pquadro è anche quella di dare il proprio piccolo contributo per invertire la tendenza dominante in edilizia. A proposito di molti comportamenti umani, riteniamo sia urgente fare un passo indietro, …. anche in tema di costruzioni. Non certamente nei concetti del costruire, ma nei materiali da costruzione. Fare un passo indietro oggi affinché, i successivi passi verso il futuro, possano essere compatibili con uno sviluppo sostenibile e naturale di questo meraviglioso pianeta che abbiamo chiamato Terra.” Partendo da questi concetti, ho fatto particolare ricerca sui materiali e sulla “originalità” degli stessi. E’ possibile sviluppare il buon gusto del “made in Italy” anche acquisendo tecnica e lavorandoci un po’. Per quanto riguarda la genesi e la storia dei materiali da costruzione, invece, ritengo di avere il solo compito di attualizzare i materiali che utilizzo, senza mutarli o replicarli. Non è il compito di un creativo scimmiottare ciò che ha già storia e tradizione. Il bello non basta. Spesso si trasforma in “bello, facile e non sano”, e questo è male. Il bello deve essere anche buono, fatto a regola d’arte. I ponti Romani, costruiti con mattoni pieni in terracotta, sono ancora lì da 2000 anni. Non sopporto la ceramica finto legno, finto marmo, finto cotto. Oppure la pietra ricostruita. E neppure le ceramiche “tipo mosaico” o quelle “tipo cementine”. Se si vuole un pavimento in legno, pare incredibile, ma si dice sia necessario utilizzare il legno. Lo stesso dicasi per il marmo. Ed il cotto, altra cosa incredibile, deve essere fatto di argilla e, come quello che utilizzo io, cotto a legna. Un muro in pietra, per essere chiamato “in pietra”, bisognerebbe fosse fatto di sassi formatisi nelle ere precedenti. Di leganti, i sassi veri, non ne hanno bisogno. Ci ha pensato il tempo a legare quelle molecole. Gli intonaci in cocciopesto romano stanno ancora abbellendo le pareti degli scavi di Pompei. I Romani, però, non usavano premiscelati e neppure “premiscelati con cocciopesto”. Per ultimo le “tipo cementine”. Comunico al mondo che le vere cementine non si sono estinte. Non è proibito farle ed io, ad esempio, ne disegno qualcuna. 

Nei limiti del possibile, cerco di dare il mio piccolo contributo in coerenza con il mio pensiero.